La Carta Aromatica d’Eritrea è uno soluzione utile per profumare e purificare gli ambienti.

Crea un profumo a dir poco unico mistico e magico allo stesso tempo al quale difficilmente non ci si innamora.

La sua storia ebbe inizio nel lontano 1927, quando il farmacista e chimico piacentino Vittoriano Casanova, di seguito ad un viaggio in Somalia e in Eritrea, dove apprese gli utilizzi delle resine e delle essenze naturali che venivano adoperate per inebriare le abitazioni con i loro profumi.

Al suo  ritorno in Italia il Dottor  Casanova si mise al lavore per creare dunque la Carta d’Eritrea basandosi su  una formulazione costituita da più di 30 componenti differenti come alcuni oli essenziali pregiati  provenienti da Asia ed Africa orientale, resine e anche vari muschi. In un primo momento tali componenti vengono polverizzati in un mortaio per poi essere sciolti in alcool vegetale ed infine aggiunti agli oli naturali. Successivamente la carta viene imbevuta in tale miscela, dove viene lasciata per alcuni giorni in infusione per poi essere stesa ed asciugata ed infine tagliata.

Proprietà ed utilizzi della Carta d’Eritrea

La Carta d’Eritrea, grazie al  profumo da essa sprigionato ” tramite combustione “, aiuta ad ottimizzare l’ossigenazione dell’aria favorendo così la respirazione.

E’ indicata per profumare gli ambienti eliminando gli odori sgradevoli che spesso si possono riscontrare in luoghi molto frequentati, oppure da usare nelle propie case, in camere da letto , nelle cucine, nelle toilettes, negli uffici, etc , con lo scopo di deodorare e purificare gli ambienti in questione.

Oltre a  questo la sua fragranza è un ottimo alleato,  molto utile nel difenderci dalle zanzare.

Inoltre nellla Carta Aromatica di Eritrea non vi è alcuna presenza di sostanze chimiche e non ci sono coloranti artificiali ed è atossica e certificata.

Si  utilizza facilmente basta semplicemente staccare un listello dal libretto nel quale è contenuta, piegarlo a fisarmonica e metterlo  in un recipiente apposito o anche in  un piattino bruciatore o in alternativa un posacenere ed infine accendere un’ estremità, facendo attenzione a non incendiarlo, lasciandolo bruciare lentamente come un classico incenso.